mercoledì 7 maggio 2014

La Principessa che amava i film horror


Questo post è solo un'anticipazione di un'intervista che pubblicheremo la prossima settimana al disegnatore Alessio De Santa, a ridosso della pubblicazione del libro.

Il libro, realizzato assieme a Daniele Mocci e Elena Grigoli,  è composto da otto variazioni umoristiche sul tema classico delle avventure di una principessa dentro e fuori il proprio castello.
L'intento non è solo parodistico. Certo, il libro induce continuamente al sorriso e spesso strappa risate, come si suol dire, "intelligenti". Ma, oltre la superficie della battuta immediata, della deformazione comica, del tratto grottesco, affiora un messaggio più sottile.
Palese è la metafora della principessa del castello: per affrontare la vita dobbiamo uscire dal nostro reticolato protetto di abitudini e proiezioni mentali.
Inoltre, il gioco narrativo è molto più sofisticato della semplice parodia delle fiabe.
In tutta l'opera sono disseminate, più o meno nascoste, una serie di raffinate citazioni  dal mondo dell'arte, del cinema e della letteratura, tanti piccoli easter eggs che, oltre a rendere la lettura più stimolante, donano la misura della consapevolezza culturale degli autori.
Una lettura che lascia intravedere intuizioni molto interessanti da parte degli autori.
Quello che potrebbe apparire un mero divertissement ha in realtà una struttura non semplice, consentendo al lettore acuto diverse e complementari chiavi di lettura.

Nell'area Kids del  Comicon  è stato organizzato un gioco dedicato al libro, con tema l'incoronazione della principessa, la meta e il compimento delle otto variazioni.

Questo è il 'personale omaggio di Tony Sandoval per l'occasione.


Un immagine che vale più di tante parole.



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